Pesca in mare dalla barca: tecniche e consigli utili

La pesca in mare dalla barca è una delle attività più affascinanti per gli appassionati di pesca. Tuttavia, per iniziare in modo corretto, è importante conoscere le principali tecniche di pesca in uso e le attrezzature necessarie per praticarle.

La pesca col bolentino

Il bolentino è una tecnica di pesca in mare dalla barca molto semplice, che prevede l’utilizzo di una canna da pesca, un mulinello, un galleggiante e un amo con la sua esca. Questa tecnica è particolarmente indicata per la pesca di pesci di fondo, come orate, saraghi, branzini e cernie.

Per praticare questa tecnica, si deve ancorare la barca in un punto dove ci sia presenza di pesci di fondo e calare il galleggiante con l’amo e l’esca fino a toccare il fondo. Una volta toccato il fondo, si inizia a recuperare la lenza con movimenti lenti e continui, fino a quando si avverte la presenza di una preda che abbocca all’amo.

Pesca in mare dalla barca: come funziona quella alla traina

La pesca alla traina è una tecnica di pesca che prevede l’utilizzo di una barca dotata di appositi supporti per le canne da pesca, su cui vengono montati artificiali in grado di simulare il movimento di prede come le sardine o i gamberetti.

Questa tecnica è particolarmente indicata per la pesca di pesci pelagici, come tonni, lampughe e sgombri.

Per praticare questa tecnica, si deve navigare a una velocità costante di circa 4-5 nodi, mentre si trainano gli artificiali. In questo modo, si simula l’andamento delle prede e si attira l’attenzione dei pesci pelagici, che abboccano all’artificiale.

La pesca ai cefalopodi

La pesca ai cefalopodi è una tecnica di pesca che prevede l’utilizzo di una canna da pesca leggera, un mulinello e un amo con la sua esca. Questa tecnica è particolarmente indicata per la pesca di polpi e seppie.

Per praticare questa tecnica, si deve calare l’amo con l’esca sulla superficie dell’acqua e attirare l’attenzione dei cefalopodi con movimenti lenti e continui.

Quando il polpo o la seppia abbocca all’amo, si deve recuperare la lenza con movimenti lenti e continui, fino a quando il polpo o la seppia si avvicina alla barca e si può catturarlo con una rete.

Pesca in mare dalla barca:cosa prevede quella in verticale

La pesca in verticale è una tecnica di pesca che prevede l’utilizzo di una canna da pesca leggera, un mulinello e un amo con la sua esca. Questa tecnica è particolarmente indicata per la pesca di pesci di profondità, come dentici, cernie e ricciole.

Per praticare questa tecnica, si deve calare l’amo con l’esca sulla superficie dell’acqua, fino a quando si raggiunge la profondità desiderata. Una volta raggiunta la profondità, si inizia a recuperare la lenza con movimenti lenti e continui, fino a quando si avverte la presenza di una preda che abbocca all’amo.

La pesca con lo spinning

Lo spinning è una tecnica di pesca che prevede l’utilizzo di una canna da pesca leggera e una serie di esche artificiali, come i jerkbait o i popper, che vengono recuperati rapidamente per attirare l’attenzione dei pesci. Questa tecnica è particolarmente indicata per la pesca di pesci pelagici, come tonni, lampughe e sgombri.

Per praticare questa tecnica, si deve lanciare l’esca artificiale in mare e recuperarla con movimenti rapidi e continui, fino a quando si avverte la presenza di una preda che abbocca all’esca

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